GUÉRIDON con Allegoria della Giustizia da originale di Raffaello
Mosaicista romano
Piano circolare in micromosaico su lavagna
Cornice a due ordini in bronzo dorato, fregi a meandro e a palmette
Diametro cm 62
Seconda metà XVIII secolo
Provenienza: Collezione Versace
La raffigurazione sviluppa un programma iconografico teso ad esaltare la Giustizia e le Leggi che regolano l’ordine sociale.
Il tema è sviluppato con linguaggio altamente simbolico.
Al centro del piano appare la Giustizia, in veste di Virtù cardinale; spicca da un clipeo con sfondo che sfuma dal verde chiaro al bruno e cinto da una cornice circolare a cuori e palmette. La figura, seduta su una nube, ha sembianze di donna giovane con abito ampiamente panneggiato ma a seno scoperto, la testa cinta da diadema; ad identificarla concorrono gli attributi della bilancia, da cui si innalza una fiamma, e dello struzzo. Il modello pittorico da cui deriva è l’Allegoria della Giustizia dipinta da Raffaello poco prima di morire (1520) nell’appartamento di Giulio II in Vaticano, nella Stanza di Costantino.
Nella fascia mediana la decorazione assume un carattere decorativo ma denso di contenuti.
Un tralcio di acanto con foglie chiuse a bocciolo ed eleganti infiorescenze, forma una sinuosa ghirlanda ornata da soggetti che riconducono all’arte della Giurisprudenza. Cartigli in marmo giallo antico identificano la Fortezza, la Prudenza, la Temperanza (Virtù cardinali che agiscono in armonia con la Giustizia), e i busti ritratto di tre grandi legislatori, Mosè, Licurgo, Giustiniano, composti con tessere dorate. A questi motivi principali se ne alternano sei minori, rappresentati da piccoli animali che per il posto che occupano nel contesto possono essere così interpretati: gallo (vigilanza), gufo (chiaroveggenza), delfino (velocità), tartaruga (perseveranza), cane (fedeltà), scoiattolo (saggezza).
Gli attributi con cui è presentata l’allegoria della Giustizia sono menzionati nella Iconologia di Cesare Ripa che tuttavia offre del soggetto un aspetto in parte diverso. Lo scrittore descrive una donna che tiene nella sinistra una fiamma di fuoco e con a fianco uno struzzo, aggiungendo che questa è quella sorte di giustizia che esercitano ne’ Tribunali i Giudici e gli esecutori secolari.