MICHELE GARGIULO ANTIQUARIO

PAD. Modenantiquaria - Galleria I Carracci 7

GIO PONTI

Cista
La conversazione Classica, 1930
Richard-Ginori di Doccia
Porcellana dipinta in viola, grigio e oro, h 59 cm; ø 50,5 cm

Marche:
Richard-Ginori Pittoria di Doccia“, entro cartella in oro; “La conversazione classica 1925“, in nero; “Made in Italy“, in nero, firmato Gio Ponti, (sotto la base)

MANIFATTURA ROMANA, SCUOLA di FRANCESCO RIGHETTI

Mercurio
Bronzo, con base in marmo di porfido

ALESSANDRO FERGOLA

(Napoli 1807-1864)
Veduta dell’Eremo di Capodimonte,1830
Olio su tela, cm. 105×157

ROSINA SCHAUB

(1828-1876)
Veduta della casa detto Palazzo Donn’Anna a Posillipo al chiaro di luna, 1851
Olio su tela

Bibliografia:
Esposizione Napoli 1851, catalogo delle opere di Belle Arti del Real Museo Borbonico F. Paolo Bozzelli, Sulla pubblica degli oggetti di Belle Arti nell’autunno del 1851, cenni estetici del cavalier Bozzelli, Napoli, stabilimento tipografico Nobile, 1852

GALLERIA

Michele Gargiulo nasce a Portici nel 1946 (Napoli) ancora nell’aria della fine della seconda guerra mondiale, in una dimora del Settecento, la villa del Marchese di Caravita, a fianco a tale dimora verrà costruita per volere di Carlo III di Borbone la Reggia di Portici. Nei giardini del Marchese di Caravita, fu effettuato il primo pozzo per gli scavi dell’antica Herculaneum, e dunque da piccolo cresciuto con il profumo dell’archeologia, ne respira l’aria ed appassionato si dedica a tali studi. Appena ventenne, alla fine degli anni ’60, apre una bottega nei pressi della Reggia di Portici, successivamente si trasferisce nel centro di Napoli nella zona più in vista degli antiquari. Si traferisce a via Carlo Poerio, dove tuttora risiede la sua prestigiosa Galleria. Nel 1980 diventa perito ed esperto del Tribunale di Napoli, la sua carriera si nutre di importanti e straordinari acquisti presso le più illustri famiglie del Regno di Napoli, costruendo rapporti di stima e amicizie. La grande passione per l’arte e il suo buon gusto accompagnano gli anni della sua vita, con impegno e grande professionalità. Vive in una delle dimore più belle del miglio d’oro, cioè quella del Principe Granito di Belmonte, dove acquista il piano nobile con vista fronte Capri. Possiede una biblioteca ricca di testi rari sull’arte. La dimora è affrescata dal pittore Francesco De Mura, che nel 1759 prima della partenza per la Spagna al seguito di Carlo III realizza gli affreschi di alcune stanze, tra cui il Trionfo di Bacco, il cui modello è oggi conservato presso la Pinacoteca di Berlino. La sua dimora è costruita su uno dei più importanti monumenti del mondo antico, la villa dei Papiri; scavata nel settecento tramite cunicoli. Ma per un appassionato conoscitore così, sempre alla ricerca di oggetti straordinari, non mancano pubblicazioni sulle opere d’arte rintracciate nel tempo e destinate alla vendita, corredate da saggi di storici dell’arte nazionali e internazionali. Nel tempo ha venduto varie opere ai musei italiani, di cui il meraviglioso Busto della Duchessa di Berry, oggi conservato presso il Palazzo Reale di Napoli.

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