Marchesi fu lo scultore più importante di Milano durante la Restaurazione; uno dei maggiori interpreti della politica artistica DEGLI ASBURGO
“Questo prezioso busto è un capolavoro della scultura italiana dei primissimi anni della Restaurazione.
Con estrema raffinatezza, il marmo, la cui esecuzione risente ancora dei modi della ritrattistica napoleonica e del cosiddetto gusto Imero, raffigura in abiti di corte un dignitario austriaco legato al Regno del lombardo-veneto, lo stato vassallo dell’Impero asburgico con capitale a Milano costituito nel 1815 per volere del cancelliere Klemens von Metternich durante il Congresso di Vienna.
Questo personaggio di rango elevato, infatti, è decorato da due onorificenze asburgiche: quella con la croce è riconducibile al prestigioso Ordine reale di Santo Stefano d’Ungheria istituto dall’imperatrice Maria Teresa nel 1764; mentre l’altra con l’aquila bicipite asburgica è la medaglia dell’Ordine della Corona ferrea austriaco fondato dall’imperatore d’Austria Francesco I nel 1816 riprendendo l’Ordine omonimo istituito da Napoleone a Milano nel 1805 alla nascita del Regno d’Italia.
L’uomo raffigurato nel busto, vestito con una divisa da generale decorata sul petto da rami di alloro e avvolto da un mantello all’antica che allude a un ruolo di comando, è quindi un personaggio legato al governo del lombardo-veneto e alla città di Milano, centro di potere del nuovo viceregno austriaco.
La datazione del busto può essere circoscritta con molta precisione: successiva al primo gennaio del1816, data di istituzione del nuovo Ordine della Corona ferrea, ma non distante da questa data considerata l’estrema vicinanza del busto, per lo stile e per l’impostazione dell’abito di corte, ai ritratti dei napoleonidi compiuti tra il 1810 e il 1815 sia in pittura sia in scultura (basti pensare a quelli eseguiti a Milano da Andrea Appiani per la corte vicereale di Eugène de Beauharnais).
I tratti fisiognomici dell’effigiato, sebbene qui molto idealizzati, corrispondono in effetti a quelli del conte Heinrich Joseph Johannes Bellegarde (Dresda, 1756 – Vienna, 1845), primo governatore austriaco di Milano all’indomani della sconfitta di Napoleone (fig. 1). Consigliere intimo dell’imperatore Francesco I, presidente del Consiglio aulico di guerra, feldmaresciallo comandante in capo dell’esercito austriaco nell’Italia del nord durante tutte le campagne di guerra contro le armate napoleoniche.
Per l’esecuzione formale, per la tipica resa dei capelli, per la levigatezza con cui il marmo è lavorato e per un nascente principio di naturalismo che si può cogliere nella resa dei tratti del volto, il busto è certamente opera di Pompeo Marchesi, artista protagonista della scultura lombarda della prima metà dell’Ottocento. Figlio di un marmoraro, Marchesi si trasferì giovanissimo a Milano insieme al padre, scultore all’interno del cantiere del duomo, e studiò all’Accademia di Brera. Dal 1804 al 1810 visse a Roma, dove poté avvicinarsi ad Antonio Canova. Rientrato a Milano, negli anni del Regno napoleonico lavorò per il duomo e per la decorazione dell’arco del Sempione sotto la direzione di Luigi Cagnola. Con la Restaurazione Marchesi divenne lo scultore più importante di Milano e uno dei maggiori interpreti della politica artistica DEGLI ASBURGO” BY FRANCESCO LEONE.
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