“L’arte antica sta attraversando un momento ottimo, nel senso che grandi capolavori stanno tenendo il mercato perfettamente, ne è prova che dopo due trecento anni che si colleziona arte antica ancora è il prodotto più ambito d’Italia.
Io mi riferisco sempre al mercato italiano perché considero l’Italia la vera patria dell’arte antica, la scultura ne è una parte essenziale, fondamentale.
L’opera che espongo a Sculptura 2024 è di scultore veneto, trevigiano per eccellenza; Giovanni Comin ha operato tra il 600 e il 700.
L’opera rappresenta perfettamente i nostri tempi, i tempi della vanità, anni in cui ci si concentra troppo sull’aspetto esteriore, sulla bellezza e su ciò che appare, perdendo di vista talvolta i veri significati della vita!” Bruno Botticelli
GIOVANNI COMIN
Putto con teschio e libro (Allegoria della Vanità)
Ultimo quarto del XVII secolo (ante 1695)