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Agnese, accusata di magia, fu condannata al rogo, ma le fiamme si divisero sotto il suo corpo senza neppur lambirlo: Dominikus Stainhart e “Sant’Agnese sul rogo” by AliceFineArt a Sculptura 2025.

Questo splendido altorilievo è in avorio con nimbo, raggi e fiamme in bronzo dorato a fuoco, entro cassettina prospettica originale in legno ebanizzato, rivestita all’interno con assicelle in avorio.

Le notizie sulla vita di Agnese e sul suo martirio sono molte, spesso contrastanti. Secondo una delle versioni più note, Agnese decise di consacrare la propria vita a Cristo già da ragazzina in un periodo storico difficile, ovvero quello della persecuzione cristiana voluta da Diocleziano. Condotta nel tempio di Vesta, Agnese si rifiutò di servire gli Dei romani e venne punita con l’obbligo di mostrare pubblicamente la sua nudità – un vero oltraggio per una giovane donna tanto devota.

Una storia, tante storie

A questo punto la storia si divide: una versione riporta che i capelli le crebbero a un ritmo vertiginoso per coprirne il corpo, mentre un’altra narra di un giovanotto che venne accecato nel tentativo di violare la sua purezza (riacquistando poi la vista in seguito al perdono di Agnese). La versione più scenografica la vede condannata al rogo, dove le fiamme non riescono a lambirla, dividendosi, mentre i capelli le crescono per proteggere il corpo.

Ad ogni modo, il suo martirio la rese una delle sante più celebri del Medioevo, protettrice delle vergini e dei capelli – e invocata da una moltitudine di donne, dalla dama di corte alla contadina più umile.

AliceFineArt ti aspetta dall’8 al 16 febbraio a Modenantiquaria 2025.

DOMINIKUS STAINHART
Sant’Agnese sul rogo
1676-1682 circa
Altorilievo in avorio con nimbo