Giovanni Boldini era un artista ultra chic, specialmente quando ritraeva lungiformi signore dell’alta società internazionale che appaiono dipinte come sotto un vetro traslucido.
Esperto di quel mondo e della letteratura francese che lo ha rappresentato, è stato il più grande interprete dell’eleganza femminile in un’epoca in cui era anche troppo rivestita dagli artifici dei sarti e delle modiste, figurativamente legata in pose ambigue che stanno tra il salotto e il teatro.
Quei ritratti hanno un forte potere d’incanto: rivelano spontanee e sicure doti di pittore…”, così scriveva di Giovanni Boldini il critico d’arte Bernard Berenson nel 1958.
Tra i più virtuosi e fecondi pittori del suo tempo, Giovanni Boldini (1842-1931) seppe cogliere l’essenza di un ambiente sfolgorante, di cui fu uno tra i più importanti ed acclamati protagonisti.
Chi erano, cosa facevano, come passavano le loro lunghe giornate e dove vivevano quelle femmes fatales della Belle Époque che Giovanni Boldini (1842-1931), “le peintre italien de Paris”, ebbe l’onore e il merito di rappresentare nelle sue tele?
Ma, soprattutto, quanto erano moderne ed eleganti nei loro abiti che si adattavano perfettamente ai loro corpi snelli e sinuosi, quanto erano spregiudicate ed ossessionate dalla vertigine dei sensi, quanto erano vanitose e allo stesso tempo salde nelle loro virtù morali?
Giovanni Boldini e il fascino seduttore delle “Femme fatales” by Gallerie Maspes ti aspetta a Modenantiquaria 2024!
Giovanni Boldini
“La contessa de Gunzbourg”
Olio su tela, 91 x 71,5 cm
Firmato in basso a destra: “Boldini”