Orsola è una figura di Santa celebrata soprattutto nel Medioevo grazie all’incrollabile fermezza nella fede spinta sino al martirio.
La sua vicenda ha attraversato i secoli tra storia e leggenda, ispirando le composizioni di letterati, musicisti ed artisti del colore; tra questi ultimi, il fiammingo Memling (1434 – 1494), Carpaccio (1460 circa – 1525/1526), Tintoretto(1518 – 1594) e Caravaggio (1571 – 1610).
La storia racconta di una bella principessa, Orsola, figlia del re cristiano della Britannia.
Onesta e sapiente, visse consacrando le proprie scelte di vita al Signore quando fu desiderata dal potente, e prepotente, re d’Inghilterra come sposa del proprio figlio.
I messaggeri mandati dal re ricevettero il rifiuto del padre di Orsola che non rifiutò invece la richiesta di matrimonio, dopo esser stata ispirata da Dio in sogno, che le indicò di chiedere 10 vergini a fianco per andare in pellegrinaggio sino a Roma, accanto ad altre mille vergini per sé e per ognuna delle altre. Altra condizione che il promesso sposo si convertisse al Cristianesimo.
Ci vollero 3 anni per preparare le navi per la folta schiera di fanciulle, tre anni di tempo per predisporsi alla nuova vita e la conversione alla fede cristiana del promesso sposo, nella speranza che potesse poi addivenire a comprendere la sua vocazione e avesse quindi rinunciato al proposito di averla in sposa.
Accettate le condizioni, si dette corso ai preparativi, mentre da ogni parte della terra giunsero le vergini a raccolta.
Sotto la guida di Orsola, l’immenso corteo si mise in viaggio varcando il mare al Canale della Manica con una flotta di undici navi. La flotta approdò in Gallia, e risalendo il corso del Reno giunse alla Svizzera; Orsola e il suo seguito continuarono il pellegrinaggio spingendosi sino a Roma, raccogliendo schiere di fedeli.
Di ritorno, giunte a Colonia quel tempo assediata dagli Unni, le vergini furono assassinate dai barbari.
Orsola fu prima risparmiata da Attila che, colpito dalla sua bellezza, la volle in sposa; poi, al rifiuto opposto al tiranno dallo stesso fu trafitta con una freccia.
“Simone Pignoni, artista del 1600, famoso per le rappresentazioni femminili, dipinge Orsola morente ma allo stesso tempo languida e sensuale, di una bellezza giunonica molto cara al pittore.” Attilio Luigi Ametta.
SIMONE PIGNONI
Sant’Orsola
Olio su tela