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Una smagliante “tranche de vie”, en plein air all’ombra di un arco: il Vedutismo napoletano in Galerie de Cicco

Questa smagliante tranche de vie, che si consuma en plein air all’ombra di un arco all’ingresso di un borgo non identificato, costituisce un tassello prezioso per una migliore mappatura del capitolo del vedutismo “napoletano” di secondo ‘700. Il dipinto va restituito senza dubbio alla fase matura di un maestro anglo napoletano, Pietro Fabris, documentato a Napoli nella seconda metà del secolo ma operoso fin dentro il primo decennio dell’8oo.

Se la lettura dello stile non mente, esso dovrebbe datarsi intorno agli anni ’70.
Pietro Fabris al suo meglio insomma: come testimoniano una serie di confronti con opere certe del maestro. A cominciare dalla coppia di tele con scene di vita popolare, ambientate in una grotta di Posillipo e nella vendita di cocomeri al porto, già sul mercato inglese e che, firmate e datate nel 1656 e nel ’57, costituiscono la traccia più antica del lavoro napoletano del maestro; oltreché lo sparo d’inizio, l’avvio del suo verace catalogo ragionato.

Reso con una tavolozza chiarissima, affondato nella luce di un meriggio meridionale, parliamo di un dipinto che pretende uno scrutinio attento. E Fabris, gran maestro della gouache, sapeva di andare incontro al gusto di amatori desiderosi di godere di questi siparietti animati, vivaci e gustosi, che si snodano tra primi piani e sfondi: dalla giovane ragazza dal promettente decolleté che tiene l’arcolaio, ai giovani con berretto, uno dei quali scalzo, intenti a sfidarsi al gioco della morra su una botte (su cui, reso con poche pennellate, staziona il gatto).

Più a destra due cagnetti, uno dei quali con collare, si voltano di scatto pilotando la nostra attenzione verso il centro pagina dove, in secondo piano, un uomo e una donna a cavallo di un mulo stanno bevendo. Due ragazzi che discorrono, uno dei quali si fa scudo col tamburello, introducono sapientemente l’angolo opposto del quadro, ricchissimo di notazioni dove, alla madre di spalle che allatta il bambino, si accompagnano contadini e animali (resi con una giustezza nel contorno non indegna del miglior Jacob Phillip Hackert).

Galerie de Cicco ti aspetta dall’8 al 16 febbraio a Modenantiquaria.

PIETRO FABRIS
Una scena di vita popolare, 1770 c.
Olio su tela,